DecameronÈ il 1348: mentre la peste infuria a Firenze, dieci giovani si rifugiano in campagna e per passare piacevolmente il tempo si raccontano per dieci giornate una novella ciascuno. Questa la nota "cornice" che racchiude la più celebre raccolta di novelle della letteratura europea: un capolavoro che ancora affascina per la pluralità dei toni, per la capacità di dipingere l'infinita varietà della vita. Per i settecento anni dalla nascita di Boccaccio, i massimi esperti italiani della sua opera danno vita a un'edizione innovativa, fondante di una nuova tradizione interpretativa, in cui il massimo rigore filologico è associato a una inedita apertura verso i lettori d'oggi. Il nuovo testo critico stabilito da Maurizio Fiorilla è preceduto dalla rigorosa introduzione di Amedeo Quondam, cui si deve anche il ricco apparato di note; le introduzioni alle singole giornate di Giancarlo Alfano approfondiscono i rapporti che legano tra loro le novelle. |
Contents
bergato da una donna vedova e de suo danni ristorato | 321 |
Novella terza | 331 |
Novella quarta | 345 |
Copyright | |
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Common terms and phrases
acciò adunque Alatiel alcuna alquanto amore andare Andreuccio appresso assai avea avendo avesse avvenne bella Boccaccio brigata buona casa cavaliere Cepparello da Prato ché Ciappelletto ciascuno Cimone Cipro cominciò compagnia conte cortese costumi credo Currado d'amore Decameron dice Dioneo dire disidero domandò dormire Elissa erano Ermellina essendo fante fare fece femina Ferondo Fiammetta figlia figliuola Filomena Filostrato frate gentil donna Geri Spina giorno giovane Giovanni Boccaccio gran grandissima lasciò lieto Lisimaco luogo madonna mandò maraviglia marito Melchisedech mente messer moglie monaco morte mostra n'andò narrare narrativa Narratore Narratrice Nastagio degli Onesti Neifile niuna nobile notte novella onesta padre Pampinea Panfilo parole passato pensò personaggio piacere Picone poteva preso proprio protagonista quivi racconto ragione Regina/Re reina Ricciardo rispose rodiani Rossiglione sapere sentendo sessuale stare Tedaldo tema testo topica tornare trovò Tunisi udendo uomini uomo vedere veggendo venire vergogna XIV secolo