I fratelli KaramazovIntroduzione di Eraldo Affinati Edizione integrale Unanimemente considerata tra le opere più alte della letteratura russa e di tutto l’Ottocento europeo, I fratelli Karamazov è l’ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato in parte, tra il 1879 e il 1880, sul «Messaggero Russo», vide la luce nella sua forma integrale nel 1880. Al centro della narrazione le vicende della famiglia Karamazov, padre e quattro figli, di cui uno illegittimo e tre nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. Aleksej, Dmitrij, Ivan e Smerdjakov si muovono circondati da un teatro di personaggi altrettanto cruciali e determinanti, non solo ai fini della narrazione ma anche ai fini del perfetto equilibrio su cui l’architettura del romanzo è costruita. È la storia di un parricidio, è la storia di una schiera di anime alla ricerca della verità e di una salvezza possibile, tutta spirituale, che l’autore cuce addosso al suo Aleksej, illuminandolo sin dalle primissime pagine di una luce forte e ostinata, che è propria solo degli “eroi”. Fëdor M. Dostoevskij Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di epilessia, malattia che lo tormentò per tutta la vita. Nel 1849 lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. Morì a San Pietroburgo nel 1881. È forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. La Newton Compton ha pubblicato L’adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L’idiota, Memorie dal sottosuolo, Le notti bianche - La mite - Il sogno di un uomo ridicolo anche in volumi singoli. |
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Aleksèj Fëdorovič Alëša all’improvviso allora alzò anch’io appena arrivato ascoltava aspetto avesse avete avrebbe bambini c’era capire casa certo colpo copeche credo cuore d’ora dall’altra davanti davvero denaro diavolo dice dire Dmìtrij Fëdorovič domandò donna Dostoevskij ecco erano esclamò fece Fëdor Pàvlovič Fènja figlio fratelli Karamazov fratello Dmìtrij giorno gridò Grigòrij Grùšen’ka guardò Il’juša Ivàn Fëdorovič Kalgànov Karamazov Katerina Ivànovna Kòlja Krasòtkin l’altro l’aveva l’ha l’ho l’uomo lasciato Lise Maksìmov Màrfa Ignàt’evna Mìtja Miùsov Mòkroe momento monaco monastero Nikolàj Parfènovič nuovo occhi padre Pàisij parlare parole passare pensare Perezvòn persino Pëtr Aleksàndrovič Pëtr Il’ič piangere poco porta potuto preso procuratore proprio quadrilione racconto ragazzo Rakìtin resto ricordo ridere rispose Russia sapere sarebbe sembrava sentito Siberia siete signora Chochlakòv Smerdjàkov Smùrov soldi soltanto sorriso stàrec stava tornò tremila rubli trovava tutt’a un tratto un’altra un’espressione uomo vecchio vedere venuto vergogna voglio volte Zòsima