Memorie dal sottosuolo«Sottosuolo» è la sfera della vita psichica, nella sua intimità libera e irrazionale, necessariamente in urto con le leggi del mondo esterno; è disarmonia radicale tra l'informe privato e l'ordine di facciata, che alimenta una perpetua e morbosa irritabilità, un costante senso di irrequietezza e di risentimento; è assenza di legge o convenienza imposta dalla società o dal prossimo. L'uomo autentico non è l'uomo esteriore, la maschera che circola per il mondo, ma quello interiore, che si rifugia e si nasconde nella propria tana. Memorie dal sottosuolo è un'opera fondamentale nel percorso dell'autore: d'ora in poi tutti i personaggi di Dostoevskij avranno un «sottosuolo» e vi penetreranno per poi risorgere rigenerati o per affondarvi senza speranza, senza soluzione. |
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all’altro allora amore anch’io Apollon apposta arrivare avrei Belinskij bisogno c’era capo casa certo com’è cominciai cominciare completamente cos’è coscienza cuore d’azione d’ora davanti davvero Delitto e castigo dell’uomo dev’essere diavolo disgustoso e a un tratto eccetera ecco epilessia esempio F.M. Dostoevskij Fëdor Ferfičkin fratelli Karamazov giorno gridò guardarmi Infatti Karamazov l’altro l’amore l’anima l’aveva l’ho l’odio l’ultima l’umanità l’unico l’uomo lascia leggi di natura Leningrado Liza magari Memorie dal sottosuolo momento Mosca Myškin nell’animo neve fradicia nuovo occhi odio offesa Omsk ormai parlare parola passo paura pensavo perfino piacere pietroburghese Pietroburgo poco potevo prendere procione proprio punto Puškin quarant’anni racconto resto ricordare ridere romanzo russa s’intende sapevo sarebbe sarei schiaffo Semipalatinsk sentimento senz’altro sette rubli signori Simonov Sissignori sofferenza sogni soltanto sottosuolo stupido sublime ed elevato talvolta tormentava Trudoljubov tutt’altro umiliazione un’altra un’aria uomo uomo perbene vantaggio vede vergogna voglio volevo volontà Zosima Zverkov